Un accessorio utile
durante i contest
Premessa
Nei mercatini per OM capita spesso di trovare delle occasioni a prezzi vantaggiosi per acquistare accessori utili all’attività radioamatoriale. Recentemente, in uno di questi mercatini, ho avuto modo di comprare, per pochi euro, una segreteria telefonica digitale, nuova e di piccole dimensioni. Il mio intento era quello di poterla utilizzare per le mie radio come dispositivo di chiamata automatica. E’ noto infatti la comodità di avere un Voice Recorder in grado di sostituire la viva voce dell’operatore quando si svolge attività sulle bande VHF e superiori dove, purtroppo, c’e poco traffico, oppure in HF, o durante i contest.
La segreteria
marcata CRIMP – DENMARK mod. Play-it
8110 è provvista di marcatura CE, ed è contenuta in un robusto contenitore metallico
a basso profilo, verniciato di bianco delle dimensioni di mm 137 x 124 x 32 (foto 1)
La costruzione è altamente professionale in quanto fa uso di componenti di ottima qualità e di note marche. Il circuito stampato è a doppia faccia con fori metalizzati ed è serigrafato oltre che verniciato con una sostanza protettiva trasparente; un esecuzione di questo tipo presuppone pregevoli risultati in termini di qualità vocale.
Il cuore del circuito della segreteria è l'integrato ISD 1416P
che si trova montato quasi al centro dello stampato ed ha come contorno
diversi circuiti integrati dedicati alla gestione delle sue principali
funzioni (foto 2). Il pannello frontale si
presenta nel seguente modo; partendo dal lato sinistro vi è una presa
telefonica a 4 contatti, un pulsante PLAY con relativo led di colore verde, un
pulsante RECORD con relativo led rosso ed un pulsante MESSAGGE seguito da una
fila di 4 led gialli, più uno di stand-by, i quali accesi singolarmente
indicano quale memoria, selezionata dal pulsante MESSAGE, è in uso. Invece, sul
retro del pannello vi è una presa bipolare per l’alimentazione da 14 a 25 Vdc- max 100 mA e tre
prese telefoniche per dati IN ed OUT, oltre ad una presa denominata PHONE a 4 contatti.
La costruzione è altamente professionale in quanto fa uso di componenti di ottima qualità e di note marche. Il circuito stampato è a doppia faccia con fori metalizzati ed è serigrafato oltre che verniciato con una sostanza protettiva trasparente; un esecuzione di questo tipo presuppone pregevoli risultati in termini di qualità vocale.
Il cuore del circuito della segreteria è l'integrato ISD 1416P
(Foto2) |
Dopo queste
osservazioni sarebbero state sicuramente utili altre informazioni prima di
provare ad utilizzare questo prodotto. Purtroppo, da una ricerca in Internet, non
ho trovato nulla e così dopo aver constatato che era impossibile ricavarne lo
schema seguendo le piste del circuito stampato, non mi restava altro che fare alcune
prove allo scopo di verificarne il funzionamento cercando di usare un po’ di
buon senso e qualche competenza. Dopo aver alimentato il dispositivo, verificato
il corretto assorbimento e la regolare accensione dei led (sia delle memorie che
quelli relativi ai pulsanti), mi sono procurato una cornetta telefonica munita
di cavo con il relativo connettore a 4 pin.
Una volta inserito il cavo della cornetta sulla presa frontale, ho registrato un messaggio che poi ho provato ad ascoltare tramite lo stesso auricolare ma, purtroppo, nulla si poteva riascoltare. Allora ho tolto il connettore dalla presa frontale e l’ho inserito in quella sul retro (denominata PHONE) potendo così riascoltare fedelmente il messaggio precedentemente registrato. Le successive prove sulle 4 memorie mi hanno dato la possibilità di accertare il corretto funzionamento dell’intero dispositivo.
Una volta inserito il cavo della cornetta sulla presa frontale, ho registrato un messaggio che poi ho provato ad ascoltare tramite lo stesso auricolare ma, purtroppo, nulla si poteva riascoltare. Allora ho tolto il connettore dalla presa frontale e l’ho inserito in quella sul retro (denominata PHONE) potendo così riascoltare fedelmente il messaggio precedentemente registrato. Le successive prove sulle 4 memorie mi hanno dato la possibilità di accertare il corretto funzionamento dell’intero dispositivo.
Quindi, sapendo
di avere una buona base su cui lavorare, ho deciso di effettuare alcune
semplici modifiche per poterlo utilizzare per la radio come Voice Recorder. Riporto,
di seguito, alcune note che potrebbero essere utili come riferimento per le
modifiche di altri piccoli registratori digitali come le agende elettroniche
parlanti (anche queste facilmente disponibili a basso costo).
Da Internet ho
scaricato il data-sheet del dispositivo di sintesi e riproduzione vocale
denominato ISD1400 la cui famiglia è costituita da ISD1416 e ISD1420 nelle
varie versioni di package. Il chip utilizzato in questo progetto è un ISD1416P a
28 piedini prodotto dalla Information Storage Device Inc. che dispone di
caratteristiche a dir poco sbalorditive se raffrontate agli anni in cui era
nato.
Ne cito
solamente alcune, dato che tutti i particolari sono facilmente disponibili in
rete Internet.
-
preamplificatore microfono integrato
- corretta registrazione dei suoni sia a basso che ad
alto livello di volume grazie al dispositivo di AGC che ne evita le distorsioni
- memorizzazione diretta del segnale analogico
- memorizzazione diretta del segnale analogico
- filtri integrati per l’eliminazione dei disturbi
-
oscillatore o clock di sistema integrato
- memorie riscrivibili per la memorizzazione dei messaggi
campionati di tipo non volatile integrate
-
assenza di alimentazione delle memorie, queste non
necessitano di alcuna alimentazione per il mantenimento dei dati. La grande
affidabilità di queste memorie e la facilità con cui è possibile riscriverle
permette al dispositivo ISD 1416P di mantenere inalterati i dati memorizzati
per almeno 10 anni ( sempre in assenza di alimentazione) e di essere riscritti
per circa 10.000 volte
-
capacità di memorizzazione di 16 secondi
-
amplificatore di uscita in grado di pilotare
direttamente in altoparlante con una riproduzione estremamente fedele della voce umana grazie
ad una ampia banda passante.
Nel data-sheet è riportato anche uno schema applicativo molto esaustivo
che ho utilizzato come riferimento per alcune semplici e non invasive modifiche
che ho realizzato.
Descrizione
delle modifiche
Individuati i riferimenti, SP+ ed SP- ai pin 14 e 15, dove collegare un
altoparlante di 16 Ω, ho provveduto a collegarne uno da 8 ohm e del diametro di
57 mm con
in serie una resistenza da 5,6 Ω - 0,5 W ed un interruttore in serie per
escluderne l’eventuale ascolto. Il circuito prevede anche il prelievo del
segnale da inviare, opportunamente filtrato, per la RF e dosato di livello,
all’ingresso del microfono dell’apparato RTX così come descritto nello schema n.1.
Poi al riferimento MIC corrispondente ai pin 17 ho collegato una capsula microfonica a condensatore, così come indicato nello schema n. 2.
Il microfono, essendo preamplificato, ha la necessità di essere alimentato. Ho saldato quindi, con un conduttore, il suo positivo alla pista del circuito stampato che porta la tensione di 5 Volt ad un circuito integrato adiacente.
Poi al riferimento MIC corrispondente ai pin 17 ho collegato una capsula microfonica a condensatore, così come indicato nello schema n. 2.
Il microfono, essendo preamplificato, ha la necessità di essere alimentato. Ho saldato quindi, con un conduttore, il suo positivo alla pista del circuito stampato che porta la tensione di 5 Volt ad un circuito integrato adiacente.
Dopo queste aggiunte ho ripetuto le prove di registrazione e di ascolti
ricavandone un buon esito. Ricordo brevemente la procedura di registrazione:
1) si seleziona con il pulsante MESSAGGE il numero corrispondente del
messaggio su cui registrare;
2) quindi si tiene premuto per tutto il tempo necessario il pulsante RECORD
e parlando con un tono di voce normale ed ad una distanza di circa 20 cm dal microfono si
registra il messaggio mentre il led rosso resta acceso per tutto il tempo della
registrazione. Questa dovrà essere di 4 secondi nel caso si volessero
utilizzare tutte e 4 le memorie separate oppure di 16 secondi per l’utilizzo di
una sola memoria;
3) terminato il messaggio si deve rilasciare il pulsante. Se si dovessero
superare i 16 secondi, si spegne il led e la registrazione termina mantenendo
integro tutto il messaggio registrato fino a quel momento.
I messaggi così registrati si possono riascoltare in altoparlante
premendo il pulsante PLAY. Per l’uso del Voice Recorder in trasmissione,
l’ascolto dell’audio può essere inibito dall’interruttore posto in serie
all’altoparlante
Interfaccia
con la radio
Dopo aver constatato che l’uscita audio, mediante la regolazione del
potenziometro P1, è adatta a fornire il giusto livello di segnale da inviare all’ingresso
audio al microfono del transceiver, il passo successivo prevede che il Voice Recorder
mandi automaticamente in trasmissione l’apparato radio alla partenza del
messaggio mediante la sola pressione del pulsante PLAY, poiché non è assolutamente
pratico azionare a parte e manualmente il PTT della radio.
Con la pressione del pulsante PLAY parte il messaggio e contestualmente nello
stesso istante si accende il led verde il cui catodo va ad assumere per tutta
la durata del messaggio la condizione logica uguale a zero. E’ possibile sfruttare
questa condizione logica (schema n. 3)
e mediante l’utilizzo di una porta NAND invertire lo stato di uscita, infatti quando i pin 1 e 2 dell’integrato CD4093BE sono a livello basso il pin 3 di uscita della logica si porta a livello alto e polarizza il transistor Darlington T1 che andando in conduzione fa eccitare, per tutta la durata del messaggio il relè RL1. Un contatto ausiliario normalmente aperto collega a massa il PTT del RTX che va in trasmissione quando si eccita il suddetto relè.
e mediante l’utilizzo di una porta NAND invertire lo stato di uscita, infatti quando i pin 1 e 2 dell’integrato CD4093BE sono a livello basso il pin 3 di uscita della logica si porta a livello alto e polarizza il transistor Darlington T1 che andando in conduzione fa eccitare, per tutta la durata del messaggio il relè RL1. Un contatto ausiliario normalmente aperto collega a massa il PTT del RTX che va in trasmissione quando si eccita il suddetto relè.
Esecuzione
montaggio
Sul pannello frontale, una capsula microfonica a condensatore di piccole
dimensioni è stata infilata con una lieve pressione all’interno della presa per
l’ingresso della cornetta telefonica, eliminando prima i quattro contatti interni
ed allargando il foro per adattarlo al diametro della capsula (foto n. 3)
. Sul fianco sinistro di tale presa una
piastrina millefori di 10 mm
x 10 mm ,
con i pochi componenti necessari per il corretto funzionamento del microfono, è
stata bloccata mediante un capicorda ad una vite 3MA che tiene fissato il
circuito stampato del registratore al contenitore. Mentre, sul retro del pannello,
sono state eliminate le prese telefoniche non più utilizzate, fissando al loro
posto con due viti da 3MA una squadretta di alluminio al circuito stampato.
(foto n. 3). |
Tale squadretta ha il compito di sorreggere il potenziometro P1, un
interruttore per escludere l’audio del altoparlante e due prese RCA; una di
queste è di colore rosso per l’uscita del segnale audio da inviare all’ingresso
del microfono del RTX, mentre l’altra è di colore nero e si utilizza per il
comando del PTT del RTX. A fianco della squadretta in verticale e della stessa
altezza è stata posizionata una piastrina millefori di 20 mm x 20 mm che contiene i
componenti dello schema n.1. Infine, per ragioni di spazio, un'altra piastrina
di 30 mm
x 30 mm
che sorregge i componenti del circuito di commutazione automatica, trova posto
a fianco dell’altoparlante che ho fissato, con una goccia di collante, su di una
parte del circuito stampato della scheda madre priva di componenti, così come
si evince dalla (foto n.4) .
Il circuito di commutazione automatica viene alimentato
direttamente dall’uscita + 5 Volt del circuito integrato L7805 della scheda
madre. Queste modifiche, di fatto semplici, richiedono comunque ordine e
precisione e la raccomandazione di fissare bene le schedine aggiunte in maniera
da evitare ogni possibile contatto elettrico con i componenti adiacenti pena gravi
danni per cortocircuito.
foto n. 4) |
Al termine delle modifiche e richiuso il contenitore, il Voice Recorder è
pronto per essere utilizzato. L’unità così predisposta ci consente, sul
davanti, l’azionamento dei comandi e la visione, mediante i led, dello stato di
funzionamento, mentre sul retro sono disposti i connettori per l’interfaccia
con la radio, l’interruttore per escludere l’AP ed il potenziometro per la
regolazione del livello audio da inviare all’ingresso del microfono (foto n. 5)
L’alimentazione è garantita da un piccolo alimentatore esterno in grado di fornire una tensione continua da 14-25 Volt e 300 mA di corrente.
L’alimentazione è garantita da un piccolo alimentatore esterno in grado di fornire una tensione continua da 14-25 Volt e 300 mA di corrente.
foto n. 5) |
Conclusione
Per le prime prove di funzionamento occorre collegare le due prese RCA
con due cavi schermati alla radio mentre al connettore di antenna della stessa
radio va connesso un wattmetro passante con un carico fittizio. Quindi possiamo
inviare un messaggio registrato e regolare il potenziometro P1 fino ad ottenere
lo stesso livello di modulazione e potenza che si ha utilizzando il microfono
della radio; inoltre è anche possibile ascoltare contemporaneamente la qualità
della modulazione usando un altro ricevitore come monitor sintonizzato sulla
stessa frequenza. Collegando la radio all’antenna, ed avendo un nostro
corrispondente all’ascolto, è possibile effettuare anche ulteriori
aggiustamenti per ottimizzare la qualità della modulazione.
I rapporti ottenuti sono stati positivi tanto che qualche corrispondente
difficilmente era in grado di distinguere la differenza fra la qualità del
messaggio registrato con quello della viva voce.
Concludendo, segnalo che non sono state rilevate interferenze dovute ad
eventuali rientri di RF, anche utilizzando in trasmissione la massima potenza consentita
dalla normativa in vigore per le licenze rilasciate ai radioamatori italiani.
i4civ.onorio@gmail.com
La presente descrizione è stata pubblicata su Radio Kit Elettronica anno 2013 nese luglio/agosto a pagina 38
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