NanoVNA un “Piccolo” strumento di misura



nanoVNA
 


Onorio Cenni I4CIV

Descrizione

La rincorsa alle dimensioni sempre più ridotte ed alle prestazioni sempre più evolute continua senza tregua al punto che tanti piccoli strumenti di misura, piccoli come dimensioni fisiche ma grandi come prestazioni, sono facilmente disponibili. Recentemente la mia attenzione si è rivolta verso un interessante strumento, in vendita on-line, frutto di un insieme di progetti sviluppati nel corso di diversi anni: Si tratta di un analizzatore di rete vettoriale portatile VNA (Vector Network Analyzer) in grado di misurare tutti i parametri di ampiezza e fase dei segnali relativi alla trasmissione e riflessione in funzione della frequenza. La gamma di frequenza di funzionamento può spaziare da 50 kHz sino a 300 MHz con una dinamica migliore di 70 dB ed una elevata accuratezza. Lo strumento è comunque in grado di arrivare sino a 900 MHz con prestazioni leggermente ridotte.  La banda compresa da 300 MHz - 600 MHz offre una dinamica migliore di 50 dB mentre la banda compresa da 600 MHz – 900 MHz ha una dinamica migliore di 40 dB.  Lo strumento viene abilitato di default con il firmware esteso 4 tracks per un funzionamento fino a 900 MHz, comunque a scelta si possono caricare i cinque firmware di cui  tre in funzione delle prestazioni richieste, mentre gli altri due permettono allo strumento di lavorare a più alte temperature. Il firmware definito nanoVNA_800_ch: 50K-900MHz 5*7 Bitmap font 4 tracks è quello raccomandato. Lo strumento è portatile poiché viene alimentato mediante una pila al litio entro-contenuta che ha una autonomia prevista di circa 2 ore.
Le prestazioni di base dichiarate sono molto interessanti così come è buono il rapporto qualità prezzo:
  •         Dimensioni del case: 54 mm x 85,5 mm x 11 mm (senza connettori ed interruttore)
  •         Frequenza di impiego: 50KHz-300 MHz da 50 kHz a 900 MHz abilitato con firmware esteso.
  •         Potenza di uscita: -13 dBm  (massimo -9 dBm)
  •         Gamma di misurazione: 70 dB (50 kHz-300 MHz), 50 dB (300 MHz-600 MHz), 40dB (600MHz-900 MHz)
  •        SWR ai connettori SMA: < 1.1
  •        Display: TFF da 2,8 pollici
  •         Interfaccia USB: modalità di comunicazione USB tipo C : CDC (seriale)
  •         Alimentazione: USB 5 Volt 120 mA, batteria integrata da 400 mAh, massima corrente di carico 0,8Amper
  •        Numero di punti di taratura: 101 (fisso)
  •         Numero di punti di scansione: 101 (fisso)
  •        Monitoraggio display: quattro marcatori, quattro tracce e cinque impostazioni risparmio energia.
  •         Tolleranza di frequenza: < 2,5 ppm
  •         Precisione della frequenza: < 0,5 ppm  
Lo strumento mi è stato recapitato, mediante corriere, esattamente nei tempi previsti in riferimento alla data dell’ordine/pagamento. All’interno del pacchettino, realizzato mediante un generoso involucro in bolla e confezionato in maniera da reggere adeguatamente gli stress da trasporto, vi era contenuto tutto quanto previsto :
1) L’analizzatore vero e proprio completo di batteria da 400 mAh, 
2) il Kit di calibrazione composto da tre connettori in SMA, 
3) un connettore SMA femmina-femmina, 
4) due cavi RG174 lunghi 70 cm intestati con connettori SMA maschio – SMA maschio, 
5) un cavo USB tipo C per collegamento al PC 
6) oltre ad una custodia con coperchio in metallo satinato per contenere e proteggere dopo l’uso l’analizzatore ed i componenti a corredo.  (foto n.1) 
Questo strumento si presenta con un display LCD a colori da 2,8 pollici ( 320 x 240 ). Il case in metallo è grado di ridurre sufficientemente le possibili interferenze esterne e quindi migliorare l’accuratezza delle misure. Guardando lo strumento dalla parte del display notiamo che nella parte laterale sinistra sono posizionati due connettori SMA. quello verso il basso, denominato CH1, che sul retro riporta la denominazione RX: quello posizionato verso l'alto, sul retro, riporta la denominazione TX. Il connettore TX (output port ) è quello del generatore e si usa per le misure di S11, SWR e RL su antenne. Il connettore RX (input port) serve come ricevitore per altre misure, S21 quando si devono fare misure su filtri RF, il guadagno di antenne, di un amplificatore od altro. Sulla parte superiore possiamo notare un connettore USB per il collegamento al  PC attraverso il quale è anche possibile caricare la batteria interna, la batteria può essere caricata anche senza l’usare il PC collegando tale presa USB ad un caricabatterie standard da 5 Volt. A fianco di quest’ultimo connettore si trova un piccolo interruttore con la scritta ON – OFF che serve per attivare o spegnere il VNA. Poi a fianco dell’interruttore è posizionato un piccolo LED che emette una luce di colore azzurro. Questo LED lampeggia durante la carica della batteria, mentre quando la luce si presenta costante indica che la batteria è carica. Durante la scarica la luce emessa dal LED resta fissa e costante mentre quando il LED inizia a sfarfallare significa che la carica della batteria si sta esaurendo e quindi occorre collegare il caricabatteria in tempo utile per provvedere alla sua ricarica. Infine sulla destra è posizionato un  selettore in grado di svolgere diverse funzioni che di seguito saranno evidenziate .    
Il manuale operativo, non fornito, può essere scaricato dalla rete cercando l’ultima versione . All’interno di questo manuale, composto da poche pagine, viene riportata una sommaria descrizione delle tante funzioni che lo strumento è in grado di effettuare. Le informazioni riportate sono comunque utili e servono come base di partenza per iniziare ad usare correttamente lo strumento e per comprendere meglio come muoversi nel sostanzioso “menù”. Le informazioni riportate fanno riferimento alla impostazione della gamma di frequenza, alla calibrazione dello strumento, alla selezione della traccia e del formato da visualizzare, al canale (display) ed al salvataggio dei dati nella memoria interna. Nella terzultima pagina del suddetto manuale è riportato lo schema  a blocchi (figura1)   dispari del Si5351A al fine di supportare la frequenza di misura fino a 900 MHz. Il manuale riporta nell’ultima pagina lo schema elettrico del suddetto dello strumento.
Come si evince la generazione dei segnali RF è demandata al Si5351A, il segnale di clok è a 26 MHz. Un algoritmo di frequenza provvede alla estensione armonica
Lo strumento può essere interfacciato ad un PC mediante un semplice e pratico software, da scaricare in rete. I vantaggi della visione delle varie misure sullo schermo di un PC, sono innegabili, come pure la  possibilità di esportare i file che si possono generare durante l’esecuzione delle varie misure.    
Dopo aver acceso il VNA possiamo entrare nel “menù” e selezionare le varie funzioni mediante due modalità differenti. Una modalità detta  Touch Screen si attua toccando con la punta di una penna l’area a destra verso il basso dello schermo per attivare la funzione dei tasti virtuali, mentre l’altra modalità è quella di premere e ruotare verso destra o verso sinistra il selettore posizionato sul lato superiore destro dello strumento. Prima di usare lo strumento, al fine di garantire l’accuratezza delle misure, è necessario effettuare la calibrazione. Per questa operazione è necessario prestare un minimo di attenzione anche se si tratta di una operazione che richiede semplicemente di collegare uno alla volta i campioni “ open, short e load ” forniti nel kit di calibrazione. (foto n 2) 


Dettagli sulla calibrazione

La calibrazione (OSLT) può essere effettuata in un qualunque intervallo di frequenza di nostro interesse. Nello specifico scegliamo di effettuarla partendo da 50 kHz fino a 900 MHz. Per entrare nel “menù” tocchiamo, con la punta della penna, il lato destro in basso sulla schermata, appare la scritta CAL da questo passiamo su CALIBRATE che appena toccato apre l’interfaccia di calibrazione. Sulla porta CH0 andremo ad inserire a turno, uno alla volta, i tre campioni “open, short e load e dopo aver atteso qualche secondo che lo schermo si stabilizzi occorre toccare con la punta della penna i menù corrispondenti che sono OPEN, SHORT, LOAD, ISOLN quest’ultimo va in esecuzione senza l’inserzione di alcun campione.  Infine dovremo collegare mediante il cavo coassiale in dotazione la porta CH1 con la porta CH0 ed andremo a toccare THRU Quest’ultima operazione sposta il piano di riferimento della misura sulla estremità del cavo adattatore.  Finita la calibrazione toccando DONE si aprono le finestre SAVE0 ; SAVE1 ; SAVE2 ; SAVE3 SAVE4. La calibrazione può essere salvata nello stato 0 fino allo stato 4. Solitamente viene salvata in SAVE0.  Chiudiamo l’operazione di calibrazione toccando BACK. Queste operazioni, se eseguite correttamente, hanno calibrato lo strumento nelle condizioni di uso previste per le misure che andremo ad effettuare. Possiamo, volendo, verificare la corretta calibrazione in questo modo: Aprire la finestra DISPLAY, poi FORMAT e toccare su SMITH in questo modo sullo schermo appare la carta di Smith. Inserire sulla porta CH0 il campione open si deve vedere il marcatore, indicato dal triangolino 1, posizionarsi tutto sulla destra ed esattamente nel centro del punto di congiunzione della retta con il cerchio ( punto ad impedenza infinita). Inserendo poi sempre sulla stessa porta il campione short si deve vedere il marcatore, indicato dal triangolino 1, questa volta posizionarsi tutto sulla sinistra ed esattamente nel centro del punto di congiunzione della retta con il cerchio ( punto ad impedenza zero ). Infine inserendo il campione load il marcatore, indicato dal triangolino 1, deve posizionarsi esattamente sul centro della retta e del cerchio (punto ad impedenza a 50 ohm). La suddetta calibrazione può essere visionata, collegando il campione load, anche in modalità SWR. Aprire la finestra DISPLAY, poi FORMAT e poi toccare SWR. Sulla schermata in alto appare la descrizione SWR 1.0/1.0  F = 50 kHz mentre in basso notiamo una riga gialla con il marcatore, indicato dal triangolino 1 posizionato su start al valore della frequenza di inizio pari a 50 KHz. Toccando, con la punta della penna, il triangolino 1 e trascinandolo verso destra lungo la retta fino alla frequenza di stop 900 MHz vedremo che l’SWR indicato in alto rimane sempre uguale a zero al variare della frequenza che sarà indicata in F (in alto a destra) in base alla posizione del triangolino 1 sulla retta. L’operazione di trascinamento si può fare anche mediante la rotazione, verso destra o verso sinistra, del selettore. Di seguito riporto nalcune misure che sono state eseguite con lo scopo di acquisire un pò di confidenza con lo strumento.       

Misure sull’antenna a stilo in dotazione al RTX Yaesu FT817ND
L’antenna a stilo in esame è realizzata mediante due stili che si possono avvitare fra loro. La composizione dei due stili avvitati permette all’antenna di essere utilizzata per la frequenza dei 144 MHz che per quella dei 440 MHz. Il connettore dell’antenna è un BNC maschio adatto per essere collegato all’apparato provvisto di un BNC femmina. Quest’antenna per essere collegata alla porta CH0 del nanoVNA, provvisto di connettore SMA femmina, necessita di un connettore di adattamento da BNC femmina a SMA maschio. Utilizzando questo adattatore potremmo falsare la misura che andremo ad effettuare. Conviene quindi calibrare la porta COM0 con il connettore di adattamento avvitato sulla stessa in modo tale che il piano di riferimento di misura diventi il punto di attacco dell’antenna vale a dire il connettore BNC. Inoltre sarebbe necessario simulare la massa del “case” del RTX – FT 817, ma non potendo avere la certezza di una simulazione precisa, si preferisce non tenerne anche perché questo test è finalizzato solamente allo scopo di prendere confidenza con lo strumento e non propriamente per “indagare a fondo” sulle risonanze dell’antenna a stilo. Lo stilo collegato allo strumento deve trovarsi ad una sufficiente distanza dagli oggetti circostanti al fine di evitare i possibili effetti parassiti, in grado di simulare in maniera arbitraria il “case” dell’apparato ed interferire sulla precisione della misura. Durante il test si nota inoltre che i valori delle misure cambiano, anche se di poco, quando si modifica il piano dello stilo da orizzontale a verticale. Sapendo che lo stilo in esame, può essere  utilizzato per la frequenza dei 144 MHz che per quella dei 440 MHz possiamo impostare sullo strumento di misura la frequenza di inizio e la frequenza di arresto e la frequenza centrale. Quest’ultima corrisponde alla frequenza di inizio più la frequenza di arresto diviso due. La frequenza di “span” vale a dire la frequenza spaziata dallo strumento nell’intervallo di scansione è definita dalla differenza fra la frequenza di arresto e la frequenza di inizio.
Nota: in zero “span”, la frequenza iniziale, la frequenza di arresto e la frequenza centrale sono sempre impostate sullo stesso valore. In questo modo è possibile utilizzare la porta CH0 come generatore di segnale ad onda quadra con uscita ad ampiezza fissa.
In pratica per avere la visualizzazione completa delle due risonanze dell’antenna procediamo ad impostare i necessari valori di frequenza. Per entrare nel “menù” tocchiamo l’angolo in basso a destra della schermata quindi tocchiamo il riquadro STIMULUS poi START si presenta in questo sullo schermo una tastiera alfanumerica. Digitiamo sulla tastiera i numeri e le lettere relativi alla frequenza di inizio, poi con STOP digitiamo i numeri e le lettere relativi alla frequenza di arresto. Per la misura di quest’antenna impostiamo 100 MHz come frequenza di inizio e 600 MHz come frequenza di arresto, mentre la frequenza centrale risulta essere di 350 MHz. Usciamo cliccando su BACK. Ritorniamo sul riquadro DISPLAY tocchiamo FORMAT ed infine il riquadro SWR , lo schermo presenta la videata del swr (foto n 3).  

Per visualizzare la videata del return-loss con 10dB/per divisione verticale passiamo da FORMAT per cliccare su LOGMAC.  A 145 MHz il return loss è di 20.02 (foto n.4)


Misura di un filtro passa basso

Il filtro da testare è un LOW PASS FILTER 420 MC della Bird Electronic Corp. – Part NO C-2016-1D  Cleveland, Ohio (foto n 5)


Per l’esecuzione della misura procediamo a collegare il filtro come indicato nella (figura n 2). 
Inizialmente possiamo impostare lo “span” da 50 kHz a 900 MHz e come schermata iniziale possiamo usare la modalità SWR  Con la punta della penna possiamo trascinare il marcatore, indicato dal triangolino 1, lungo la traccia al fine di riscontrare il SWR alle varie frequenze. Successivamente possiamo fare uno zoom per avere più dettagli in quella parte della curva di maggior nostro interesse. Questo si può fare entrando nel “menù" e toccando il riquadro STIMULUSper impostare le nuove frequenze di inizio e di fine. Il retur-loss può essere visionato mediante la finestra


LOGMAC alla quale si accede da DISPLAY e FORMAT . Possiamo visionare il “comportamento” del suddetto filtro sulla carta di Smith (foto n 6) cliccando sul riquadro SMITH


Infine sulle due tracce (firmware di default) colorate TRACE0 di colore giallo, TRACE1 di colore blu, selezionabili dal riquadro TRACE possiamo posizionare quattro marcatori ( triangolini numerati da 1 a 4 da posizionare sulle varie tracce ) selezionabili da MARKER1 a MARKER4 ai quali si accede da MARKER e selezionando  SELEC MARKER. (foto n 7)


Misura di un filtro notch sulla frequenza broadcasting FM da 88 – 108 MHz per ricezione in 144 MHz
Il filtro notch da testare (foto n 8) è stato auto-costruito per essere utilizzato in quei casi in cui la ricezione risulta degradata dai forti segnali emessi dalle broadcasting. La vicinanaza ai ripetitori delle suddette radiopuò causare la saturazione del front-end per quei ricevitori che abbiano un preselettore in ingrasso poco efficente oppure siano stati progettati utilizzando stadi di amplificazione con scarsa dinamica.

Per l’esecuzione di questa misura colleghiamo il filtro notch come indicato nella (foto n 9)
 

lo schermo del nanoVNA  ci mostra il SWR (foto 10 ) ed il return-loss (foto 11) del filtro da 10 MHz a 250 MHz. 


 Conclusioni
Le note sopraindicate sono un riassunto di una parte dei miei appunti che ho redatto durante i primi approcci con lo strumento. A mio parere non conviene lasciarsi prendere dalla frenesia di iniziare a “giocare” con questo strumento prima di aver letto il suo manuale. Inoltre, almeno inizialmente, per muoversi con estrema semplicità all’interno del “menù”, conviene stampare in formato A4 e tenere presso lo strumento la tabella “Menù Structure Map (figura n 3) . Una attenta lettura del manuale in unione ad un po’ di esperienza permette l’utilizzo dello strumento nel migliore dei modi ed in tutte le sue funzioni. Durante l’uso lo strumento riporta sul display tutti i parametri che sono stati impostati per essere facilmente analizzati. I grafici ed i numeri si leggono facilmente anche in piena luce. Sui grafici i parametri misurati si possono corredare con righe di colore diverso ed abbinare ai diversi marcatori impostati. Alcune misure eseguite su varie antenne hanno evidenziato, quasi sempre,  gli stessi  valori che sono stati rilevati utilizzando un analizzatore di antenna calibrato. La frequenza del segnale RF emesso dalla porta COM0, e campionata su alcuni valori, è risultata molto precisa, mentre la potenza emessa in uscita cala leggermente all’aumentare della frequenza pur restando entro le tolleranze previste. Infine risulta molto comoda la possibilità di poter visualizzare i grafici sullo schermo del PC, di poter salvare ed esportare i file generati. (figura n 4)  

                                                                                                                                                                                                                                     I4civ.onorio@gmail.com
 
La presente descrizione è stata pubblicata su Radio Kit Elettronica anno 2019 mese di novembre a pagina 33

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